Non poteva mancare Verona nella rete dei comuni smart, intelligenti, virtuosi e attenti al tema del trasporto merci ecologico. L'assessore alla mobilità ha incontrato Stefan Guerra, responsabile di Città Logica, l'associazione internazionale senza fini di lucro nata a Lucca, in Toscana, poco più di un anno fa per creare una sorta di network italiano ed europeo tra le città di medie e piccole dimensioni interessate alla logistica urbana sostenibile.

Ecco che continua il Logical Town Tour, il viaggio che l'Associazione internazionale ha messo a punto in tutta Italia, a caccia di comuni virtuosi e volenterosi, sensibili al tema del trasporto merci ecologico. Dopo le tappe a s’Hertogenbosch in Olanda ed a Växjö in Svezia, il tour poi ha raggiunto l’Italia: Como, Siena, Arezzo, Treviso, Vicenza, fino a Verona. Una scelta non casuale. Uno degli obiettivi di Città Logica, infatti, è senz'altro quello di associare tutti i comuni italiani attenti e particolarmente attivi alle tematiche della smart city.
«Verona è una realtà all’avanguardia sui temi della mobilità sostenibile e della logistica urbana sostenibile – spiega Stefan Guerra –. Ha subito inquadrato il tema negli strumenti di programmazione e si è dotata di un sistema di distribuzione urbana delle merci, City Logistic Verona, simile a quello lucchese. In più si è dotata di tecnologie, come il contrassegno di circolazione per implementare il sistema di controllo dei veicoli nella ZTL. Molto interessanti anche i progetti che sta portando avanti, come “Easy Shopping” nato dalla collaborazione con Confcommercio, Cna e Unione Radiotaxi, e “Civitas Capital”, finanziato dall’Unione Europea, che permetterà di mettere in comune e a disposizione degli interessati tutte le conoscenze attualmente disponibili nel settore».
Sia che abbiano già sperimentato modelli per una logistica urbana sostenibile, sia che la teoria non ceda ancora il passo alla pratica, l'obiettivo di Città Logica non cambia. Andare, conoscere, informare le città di piccole e medie dimensioni che si trovano ad affrontare le problematiche relative agli accessi nei centri storici, al trasporto delle merci su gomma e all'abbattimento delle emissioni inquinanti. In una parola: fare rete. Condividere le esperienze, avviarne di nuove e collaborare all'interno dell'associazione internazionale per mettere a frutto le buone pratiche esistenti sul territorio nazionale.

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